The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

22 novembre 2011

Cambio di programma: burocrazia I love you!

Le informazioni ricevute dall’amabile e poliglotta personale della reception nel camping Atlantica (v. post precedente) si sono rivelate per nulla affidabili e molto superficiali. Sapendo comunque quanto è difficile ottenere informazioni serie e certe, sono andato personalmente alla Gendarmerie di Taghazout sotto la cui giurisdizione è il Camping Atlantica. Gli spicci e distaccati gendarmi, dopo aver guardato il passaporto nicaraguense di Sara come se provenisse da altri pianeti (molte persone con scarse cognizioni geografiche non sanno nemmeno dove sia il Nicaragua e parecchi di loro non ne conoscono neppure l’esistenza, anche in Italia), hanno confermato l’impossibilità per lei di ottenere un rinnovo del visto per altri tre mesi. Tornato al camping ho parlato direttamente con il direttore che questa volta telefono alla mano ha ulteriormente verificato presso i suoi contatti la veridicità dell’informazione. Niente da fare.
Ciò significa che alla fine di Gennaio 2012, in pieno inverno, dovremo rientrare in Europa e trovare qualche tiepido angolo della Spagna o del Portogallo per concludere l’inverno senza sorbirci troppo freddo e pioggia. Peccato, tuttavia sapevamo benissimo che non era impresa facile contrastare la burocrazia e le stupide leggi esistenti in ogni angolo sul nostro amato pianeta.
Inutile quindi fermarsi troppo a lungo nel comodo Camping Atlantica: tra qualche giorno si parte verso il sud. Le nostre intenzioni sono di ritornare a Sidi Ifni e poi andare oltre per esplorare luoghi a noi sconosciuti fino a Tan Tan Plage, Tarfaya e magari anche Dakhla nel profondo sud del Sahara Occidentale e le sue lande desertiche.
Oggi siamo saliti sulla collina ove si trovano i resti dell’antica kasbah, uno dei pochi edifici sopravvissuti al terremoto del 1960. Mirabile l’ampio panorama che si gode da lassù.
Al Camping Atlantica 


Surfisti nei pressi di Taghazout
Agadir 
I resti dell’antica kasbah 
Panorama dalla collina 

La più bella Moschea di Agadir
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