The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

20 marzo 2012

All’Agriturismo Serragambetta

Siamo arrivati, il luogo è immerso negli ulivi, ciliegi e mandorli in fiore, circondato da pini secolari e antiche atmosfere bucoliche. La struttura non ha inutili fronzoli, è rustica e spartana il giusto, ben tenuta ed efficiente con lavori in corso per miglioramenti tecnologici e logistici che saranno terminati a breve.
Abbiamo conosciuto Domenico, Gina, Florian, Nico e Mattia, e le nostre prime impressioni del posto e delle persone sono positive.
Ieri abbiamo aiutato in cucina e questa mattina andremo con Gina nell’orto a raccogliere insalata.
Il Wanderer, dove molto probabilmente alloggeremo per tutta la stagione per scelta nostra, è già ben sistemato all’ombra, in previsione e attesa delle calure estive.
L’avventura è cominciata.

Il complesso principale dell'Agriturismo Serragambetta


La parte posteriore





La primavera in fiore, tra mandorli e ciliegi



Piscina niente male!


L'orto

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Il canale in You Tube dove trovare tutti i minivideo di Gentleman Gipsy:
La pittura:
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I libri pubblicati:

2 commenti:

  1. Si vede accogliente. Mi fa molto piacere per voi carissimi Sara ed Eli.

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  2. Grazie Antonello! Come và in Messico tra un terremoto e l'altro? Un abbraccio

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