The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

30 dicembre 2013

Il mio giardino di fine anno

Ho scelto di trascorrere i giorni di fine d’anno nel “mio giardino”. Il “mio giardino in realtà è ovunque io parcheggio, scendo dalla mia casa a quattro ruote e ci cammino nella meraviglia del tramonto.
Ho unito la camminata nella natura alla visita ad Iseo, raggiungibile a piedi passando lungo le torbiere. Cielo azzurro, sole e tramonto nitido senza nuvole. Con l’oscurità i coniglietti selvatici uscivano numerosi e si lasciavano avvicinare, ma non  troppo. Avrei quasi voluto dormire là con loro per sentirmi ancora più parte della natura. Ma fa troppo freddo per un umano snaturato.
Oggi ho ringraziato. Si, ho ringraziato.
Ho scoperto una casa bianca sul lago. La mia casa preferita sul lago è abbandonata. Nessuno ci vive e nemmeno io ci vivrò mai: è diroccata, cadente e proprio per questo è bianca e libera come la barca a vela che si vede nel lago alle sue spalle. Bianca come il colore della mia casa su quattro ruote.
A me piace lavorare sul sottile. Andare nel profondo. Vedere oltre. Capire al di là. Come fanno i rami e i canneti sottili in controluce al tramonto. A me piace lavorare sul sottile con me stesso e anche con gli altri. Che vi piaccia oppure no.
In questo periodo sto vivendo il mio Tibet, il mio personale ritiro solitario sull’Himalaya. Stare bene con gli altri è bello, stare bene con sé stessi è impagabile. E forse è anche la base giusta per stare bene con gli altri senza succhiare la loro energia vitale,  senza richiedere (anche inconsciamente) troppo a chi ci sta vicino.
Ma devo stare attento: a volte la solitudine alletta… J



Tramonto alle torbiere del Sebino


Iseo


Un paesaggio quasi giapponese...


La mia casa preferita sul lago


I fiori del mio giardino


Il porto turistico di Iseo


Le torbiere del Sebino



Il Lago d'Iseo


Le torbiere e il tramonto senza nuvole



Lavorare sul sottile.....



Lavorare sul sottile...


Il Lago d'Iseo ad Iseo


Luce del tramonto alle torbiere del Sebino


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