The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

1 marzo 2015

Grasse, un profumo che non c’è più e Cannes, città di Festivals


E’ stata la mia prima volta a Grasse, cittadina della Provenza e rinomata patria dei profumi: sono rimasto deluso.
Forse la domenica, e tutti i negozi chiusi, compreso l’Ufficio Turistico. (Ma non è una cittadina a vocazione turistica?)
Forse le atmosfere di leggero degrado e trascuratezza.
Forse la poca gente, quasi nessun visitatore, per le strade solo poche decine di magrebini che vivono lì. Oggi Grasse mi è apparsa una qualsiasi cittadina del Maghreb, con algerini-tunisini-marocchini per le strade, e dentro i loro negozi e kebab. Due disorientati negozianti, raramente francesi, mi hanno detto che c’è stata una fortissima immigrazione da quei Paesi, perché sulla Costa francese la vita è molto più cara.
Le moto parcheggiate erano provviste di enormi lucchettoni.
Le strade erano sporche.
Diversi cantieri qua e là.
Grasse, dove è ambientata la storia di Jean-Baptiste Grenouille sapientemente narrata da Patrick Suskind nel suo famoso libro “Il profumo” (http://it.wikipedia.org/wiki/Il_profumo ).
Grasse, un profumo che non c’è più.

Cannes invece, che tutti conosciamo per il famoso Festival del Cinema, è una cittadina a vocazione esclusivamente festivaliera: ci sono festivals quasi in ogni giorno dell’anno. Ad esempio oggi era l’ultimo dei tre giorni del Festival del Gioco.
Per il resto, a parte le vie dello shopping (oggi negozi chiusi perchè domenica), non ha molto da offrire per i miei gusti.
L’ultima volta  che ci venni fu circa trenta anni orsono, dopo una dolorosa serata “sentimentale” che mi fece disperatamente montare in sella alla moto la sera tardi, viaggiare di notte a caso e giungere da quelle parti. Il giorno seguente, come per sottolineare il mio stato d’animo apocalittico di quei giorni, a causa di imponenti incendi nel retroterra provenzale, il cielo azzurro era oscurato dal fumo che creava una luce irreale e di un arancione cupo tutt’intorno.
Pioveva letteralmente cenere da un cielo plumbeo e il sole filtrava a fatica dalle estese nuvole di fumo.
Ricordo che mi sentivo come in un mondo irreale tanto quanto il mio dolore.
Un ricordo di Laura.  



Grasse, un profumo che non c'è più


Angoli piacevoli a Grasse ce ne sono molti
ma l'impressione generale è stata negativa.


Venditrice di profumi a Grasse, la patria del profumo


Hotel per piccioni


Cannes, città di Festivals



Il gabbiano che mi segue ovunque....  :-)
(solo i miei amici sanno a cosa mi riferisco....)



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