Doha, che significa
letteralmente “il grande albero”, regala frutti inaspettati. E’ una città
di un fascino profondo, difficile da descrivere a parole. Con le sue luci, il
paesaggio di perfetta architettura urbana, il verde a ridosso del deserto, la
vita brulicante del giovedì sera (che è come il venerdì per noi), la pulizia, l’ordine,
la gentilezza della gente, sembra davvero uno Shangri La, un paradiso perduto e
ritrovato.
Le immense ricchezze che arrivano dal
petrolio (che noi compriamo in quanto schiavi di una tecnologia che non riesce
ad andare oltre) hanno permesso di ricostruire una città tra le più moderne ed
efficienti che io abbia mai visitato. Difficile non esserne colpiti. Il caldo
che ogni giorno accompagna la vita perennemente estiva degli abitanti, li fa
vivere la notte: nei parchi lungo la Corniche giocano bimbi allegramente felici
anche oltre la mezzanotte.
Un luogo da esplorare.
Vista dal 42° piano dell'Hotel Shangri La
Il colorato e vivo Souk Waqif
Uccelli, qui una grandissima passione: è il regno dei falconieri
Ricchezza, eleganza araba (a volte per noi un filo pacchiana...),
luci, colori, musica, donne in burka nero e uomini in bianco
tradizionale: un mondo da esplorare
Atmosfere nel Souq Wakif
Musica e danze in piazza
Il Museo di Arte Islamica
Un "perla" di fontana
Barche illuminate per gite turistiche notturne
Doha by night
Bellissima la lunga passeggiata della Corniche e i parchi verdi con erba
mantenuta perfettamente nonostante il sole e il caldo
I bambini giocano fino a tarda notte
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