The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

8 settembre 2017

Senja, una piacevole scoperta

Senja, la seconda isola della Norvegia in ordine di grandezza, fa concorrenza alle Isole Lofoten per la bellezza dei suoi paesaggi, eppure la mia LP scrive che riceve pochissimi visitatori rispetto alle isole dell’arcipelago. Un’ampia pianura coltivata lambisce la costa orientale che si affaccia sulla terraferma. In contrasto, boschi di betulle, brughiere e laghi di acqua dolce si estendono sotto gli altopiani scoscesi e desolati dell’interno.
Lungo la costa nord occidentale una serie di vette dal profilo affilato si innalza direttamente dal Mar Glaciale Artico. Qui due strade poco trafficate collegano remoti villaggi di pescatori attraversando paesaggi di un certo valore.
A Laukvik ho apprezzato l’affascinante cimitero e l'atmosfera che lo circonda.
E' a Senja, esattamente nei pressi di Esfjord, lasciandomi alle spalle Tromsø e i vincoli della città, che l’11 agosto ho utilizzato nuovamente, per la prima volta in questo viaggio e dopo molti anni dall'ultima volta, la mia amata tenda  North Face Canyonlands.
Fare campeggio libero fa sempre riprovare sensazioni di naturale libertà che raramente si provano nella vita urbana e industriale delle nostre città. 
“Di nuovo animale, non più folle umano” scrivevo anni fa in una breve poesia a cui sono molto legato e che riporto qui sotto.


Occhi di farfalla (2010)

Nonostante io colori il cemento,
nella mia terra di mattoni e case,
ciò che possiedo, mi possiede.
Lascio a voi
le amate case e le radici.
Con gli occhi di una farfalla
guarderò le vostre finestre
illuminate da false sicurezze.
Il cielo come soffitto,
e come muri gli alberi:
di nuovo animale,
non più folle umano.




L'intensa bellezza dei paesaggi di Senja


Ditemi voi se questo non potrebbe essere il bel fiore 
nazionale della Norvegia... Si trova ovunque!








Laukvik Kirkegård, suggestivo cimitero





Esfjord, un angolo di libertà da vivere in tenda


Nel centro la mia piccola tenda in compagnia di poche altre


Infilato nel mio saccoapelo... E' l'11 agosto, sono le 22,40 e 
fuori dalla tenda, come si può notare, c'è ancora molta luce


Esfjord la mattina dopo





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