The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

9 giugno 2018

La Val Vertova, una perla su cui lucrare?

Avevo estremo bisogno di contatto con la Natura per ricaricare le mie batterie di energia vitale, perché si stanno scaricando ultimamente…
Il mondo continua a cambiare, e quando si ritorna in un luogo dopo alcuni anni il rischio di trovare qualche novità c’è sempre… Ma non abbiate timore! La Val Vertova e sempre bellissima, le sue chiare, cristalline e fresche acque sono sempre all’altezza della sua fama, per fortuna non deturpata dai progetti di centraline elettriche che tempo fa hanno oscurato il futuro di questa nostra amata piccola valle.
Quello che ho trovato cambiata, e non poco, è l’area di ristoro e svago all’inizio del sentiero. In passato era gestita in modo semplice e decoroso dagli Alpini, con prezzi abbordabili per il cibo (panini, gelati, ecc.), con il libero accesso al prato per tutti e il parcheggio gratuito. Adesso è tutto ben diverso.
Qualcuno mi ha informato che gli Alpini, pare per difficoltà gestionali, da due anni hanno venduto l’area e gli stabili inclusi per un valore di 900 mila di euro a un benestante privato della  zona (che vive tra Italia e Cina gestendo il suo patrimonio), il quale fa pagare 10 euro di parcheggio per ogni auto, 3 euro per le moto, e applica anche un costo di ingresso al prato (non ho chiesto quanto) dove non si può più mangiare al sacco portandosi cibo da casa. Ormai è un’area “privata” a tutti gli effetti. Ricordo comunque che c’è un parcheggio libero più avanti e ovviamente tutto il meraviglioso torrente e le sue pozze sono ancora là tutte da godere, per fortuna gratuitamente.
Peccato che un panino con pancetta e formagella, all’ormai ex ristoro degli Alpini, adesso costi ben 6 euro!





















Beata gioventù! Fino a qualche hanno fa mi tuffavo 
anche io in queste acque gelide... Adesso mi limito a risalire
il torrente dentro l'acqua, camminandoci e saltando da una roccia all'altra
ma immergendomi completamente il meno possibile.
E' alquanto tonificante ma... può anche bloccare la respirazione 
ad un "nonno" come me (anzi, senza virgolette!) :-).
Ho fatto i complimenti ai loro genitori e ai nonni che li accompagnavano. 
Non sono in molti a lasciare i ragazzi affrontare qualche rischio
nella Natura. Troppa ansia in giro dalle mie parti!
Eppure è così utile e importante lasciar sperimentare 
un po' di avventura e sviluppare quel muscolo che è il coraggio!
La loro nonna mi ha detto: "Anche i loro genitori facevano lo stesso da ragazzini!"
E' vero, succede spesso che concediamo agli altri (figli e partners compresi) 
quello che concediamo o abbiamo concesso prima di tutto a noi stessi.







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