The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

22 giugno 2022

Jutland Mood

In giornata ho raggiunto Hirtshals, il porto dove tra qualche giorno il Wanderer ed io ci imbarcheremo in direzione Isole Faroe (in seguito Islanda), ottima località per ogni tipo di logistica (lavanderia, necessità di approvvigionamento acqua per il Wanderer, ecc.ecc.).

Ma anche oggi non sono mancate località con ottimi angoli paesaggistici e fotografici: i capanni di spiaggia di Løkken Strand, il faro “insabbiato” di Rubjerg Knude, Lønstrup per finire al faro di Hirtshals.

Siccome mi mancava il deserto del Qatar oggi sono passato a Rubjerg Knude . Circa 14 km a nord di Løkken, sulla strada che porta al villaggio di Lonstrup, si trova Rubjerg Knude, una zona di dune di sabbia, dimostrazione della forza esercitata da madre natura su questa costa sferzata dai venti. Quando fu inaugurato nel 1900 il faro sorgeva a 200 m dalla costa e si ergeva per circa 60 m sul livello del mare. Nel corso del tempo, l’azione erosiva del mare e dei venti sulla costa ha fatto si che, verso la fine degli anni ‘60, si rendesse necessaria la chiusura definitiva del faro per via delle frequenti violente tempeste di sabbia che rendevano quasi impossibile vedere la luce dal mare. Nel 1980 il faro fu riaperto per ospitare un museo dedicato al fenomeno della sabbia in movimento, ma venne nuovamente chiuso nel 2002 perché le sabbie lo stavano seppellendo insieme agli edifici annessi. Era previsto che nel giro di un certo numero di anni il faro sarebbe caduto in mare a causa dell’erosione costiera e quindi nel 2019 è stato deciso di spostarlo di ben 70 m con un costoso e complesso intervento.

Il vento qui non si placa mai, e lo si capisce anche da come crescono gli alberi in diagonale/orizzontale. E l'energia eolica è utilizzata alla grande.

 


Løkken






Rubjerg Knude









Lønstrup



Il Wanderer è minuto in confronto...


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