The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

11 giugno 2022

Lubecca, il fervore di una città.

La Germania continua a piacermi parecchio. Le atmosfere di Lubecca sono ricche di fervore culturale, di eventi e iniziative per il fine settimana pieno di colori e mercati.

Voglio menzionare una campagna a favore del rispetto dell’ambiente, della tutela dei mari e degli oceani, contro il pessimo uso che facciamo dei rifiuti e della plastica (iniziative che non sono mai sufficienti). L’installazione nelle foto che potete vedere sotto il post è in un Museo di Lubecca, e insieme allo scheletro di un cetaceo ci sono quintali di rifiuti plastici (e di ogni altro tipo) trovati nel mare e magari anche nello stomaco di pesci e balene.

Un po’ pacchiano invece il ponte dell’amore a Lubecca… E poi dai, questa storia dei lucchetti è insopportabile! Se le coppie che l’hanno messo, e che poi si sono lasciate, andassero a toglierlo, ne resterebbero almeno la metà? Forse anche molto meno… (considerando che quelli che li mettono sono spesso ragazzini che raramente sono destinati a stare insieme per il resto della vita).

Ah l’amore!, che forse è una “malattia”, come asseriva il mio stimato analista junghiano. J

Lubecca comunque è un’altra bella città tedesca.

Ps.: Thomas Mann è stato, insieme ad Hermann Hesse, uno degli scrittori preferiti dei miei vent’anni. “Confessioni del cavaliere d'industria Felix Krull” in particolare mi colpì molto e mi diede la netta sensazione che la vita si potesse prendere e vivere anche in un modo molto diverso da come la vivevo io e da come la vedevo vivere alla maggior parte delle persone intorno a me.

Purtroppo in questo periodo la Buddenbrookhaus ("La Casa dei Buddenbrook"), un edificio risalente al 1758 (e ricostruito dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale, appartenuto alla famiglia di Thomas Mann, è chiuso per lavori di rifacimento.

L'edificio (ora un museo), che ospitava gli uffici della Ditta Mann e che fu spesso frequentato dallo scrittore durante l'infanzia, prende il nome dal romanzo di Thomas Mann “I Buddenbrook”, opera che Mann ambientò in gran parte tra quelle mura e che gli valse il Premio Nobel nel 1929. Peccato, l’avrei visitata molto volentieri.




Ospedale di Santo Spirito





Chiesa di Santa Maria






Municipio




Magazzini del sale



Holstentor, icona della città




Colori e mercati in preparazione per il fine settimana




Le case e le facciate sono una tentazione fotografica ad ogni angolo





Il Duomo


Installazione contro la plastica e il suo nefasto 
utilizzo umano nell'ambiente marino


Non mancano mai verde e parchi nelle città tedesche



Altri link dell’autore:

 

Il canale in You Tube dove trovare tutti i video di Gentleman Gipsy:

http://www.youtube.com/user/ilvagabondo62?feature=mhee

 

La pittura:

http://eliseooberti.blogspot.com/

 

Le foto di“pop art”: curiosità, stranezze e poesia del mondo come lo vedo io:

http://eliseoobertifotopopart.blogspot.com/

 

I libri pubblicati:

http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=3605


 

Nessun commento:

Posta un commento