Oggi ho dedicato qualche ora al Museo Nazionale di Archeologia di Atene, ospitato in un tipico edificio neoclassico e considerato uno dei più importanti musei al mondo. Oltre ad essere il più grande museo della Grecia è anche il più ricco del mondo relativo all’arte ellenica, con esposizioni che riguardano tutta la storia e la produzione artistica dell’antica Grecia, dal periodo cicladico, al miceneo, a quello classico. Poiché penso che le foto scattate nei musei possano essere stucchevoli, ne ho fatte poche e solo ai reperti che mi sono piaciuti o che mi hanno colpito. Ad esempio la cosiddetta maschera di Agamennone, rinvenuta a Micene da Schliemann, che è uno dei pezzi più celebri del museo, probabilmente appartenuta al re acheo, e inclusa nel tesoro delle tombe reali di Micene. Altri pezzi importanti, che colpiscono per fama e bellezza, sono il Cronide di Capo Artemisio (che forse rappresenta Zeus o Poseidone), il Fantino di Capo Artemisio e l’Efebo di Anticitera. Ammirando i reperti che risalgono a qualche secolo prima della nascita Cristo, è difficile non pensare invece che degli essere umani non rimane altro che polvere o al massimo qualche osso, mentre ai manufatti che noi creiamo doniamo una vita è una resistenza al tempo ben maggiore! 😊
La bandierina greca è stata regalata alla Grecia dal presidente degli Stati Uniti Richard Nixon. La targa dice che è stata portata sulla luna e riportata sulla terra insieme ai piccoli frammenti del suolo lunare (racchiuse nella pallina di vetro) durante lo storico primo allunaggio in cui gli astronauti misero piede sul nostro satellite.
Gli Euzoni sono le guardie alla Tomba del Milite Ignoto, davanti al Palazzo del Parlamento Ellenico. Sono abbastanza curiosi nelle loro uniformi tradizionali mentre marciano con il loro buffo ed inconfondibile passo. Svolgono due movimenti ogni ora, il primo e più importante, è il vero e proprio cambio della guardia, che avviene allo scoccare di ogni ora. A metà di ogni turno invece i due soldati si muovono verso il monumento per poi ritornare al proprio posto (quello che ho visto io). La domenica mattina alle ore 11 vi è una grande cerimonia di cambio della guardia con la banda e la presenza di circa 100 soldati. Chissà, magari ci vado. Gli Euzoni indossano un costume tradizionale caratterizzato dal fez, il copricapo in panno rosso, la fustellana (un gonnellino di tessuto ottenuto con un’unica stoffa lunga 30 metri alla quale sono praticate circa 400 pieghe in ricordo degli anni di oppressione turca), una calzamaglia bianca con giarrettiere nere, pantofole in pelle rossa con punta ricurva e pon pon nero.




















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