The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

14 dicembre 2010

Firenze, canzone allegra

      Firenze lo sai, non è servita a cambiarla, la cosa che ha amato di più è stata l’aria…”
      Sarà che quando sono a Firenze questa bella canzone di Ivan Graziani, un cantautore morto prematuramente nel 1997 all’età di  52 anni e forse troppo dimenticato, mi torna sempre alla mente e mi viene voglia di cantarla.
     E’ una canzone malinconica e anche triste persino nel titolo, ma bella.
     A noi questa Firenze dal cielo terso non rattrista per nulla, anzi la cosa che amiamo di più è proprio l’aria, come dice la canzone.
      “Io sono nata da una conchiglia" diceva "La mia casa è il mare e con un fiume no, non la posso cambiare"…
      “E non c’è più nessuno che mi parli ancora un po’ di lei, ancora un po’ di lei…”

Firenze, Canzone Triste – Ivan Graziani:
http://www.youtube.com/watch?v=3EgmIn8ta_k&feature=related




Buone Feste da Firenze!


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