Vieste e Peschici sono due perle del Gargano.
Nel primo dei due borghi, in questa stagione turisticamente morta, ci siamo goduti da soli gli angoli del centro storico e la spiaggia Scialara dove si erge il Pizzomunno, il monolite e la sua leggenda.
Non c’era anima viva: nemmeno le cinque file di ombrelloni e le migliaia di persone chiassose che ci sono durante l’estate. Pare che un paesino come Peschici, di circa quattromila abitanti, durante la stagione estiva arrivi a raggiungere le trentamila presenze, e così tanti altri centri del Gargano. In inverno non c’è la vita intensa e il caldo sulle spiagge (13 gradi), ma si recupera una dimensione più piacevole degli spazi e fotograficamente ci sono meno disturbi.
Purtroppo in questa stagione non vengono effettuate le gite in barca lungo la costa che permetterebbero di apprezzare ancor di più le bellezze paesaggistiche viste dal mare.
Vieste e Peschici (per ora esplorata solo by night) sono incantevoli.
Il Wanderer scarseggia di acqua in queste zone sprovviste di camper service liberi e, in questa stagione, persino a pagamento. La gentilezza dei negozianti locali, premurosi e ricchi d’informazioni, ci offre la possibilità di riempire la nostra tanica di venti litri e mantenerci una scorta d’acqua sufficiente.
La sosta libera in questa stagione è meravigliosamente facile e possibile anche nell’immediate vicinanze dei centri storici, con offerta di ampi parcheggi liberi e gratuiti. D’estate non è proprio così: pare che si circoli a fatica, persino a piedi, e ci si scorda di trovare parcheggio.
La vita in camper deve essere dura in quei mesi da queste parti, possibile soltanto a pagamento nei campeggi e nei villaggi, presenti a decine e tutti rigidamente chiusi in questo periodo.
Sara ha saltato parecchio di gioia, raccogliendo conchiglie sulla spiaggia.
Vieste
Il Pizzomunno sulla spiaggia Scialara di Vieste
La strada tra Vieste e Peschici
Spiaggia Scialara a Vieste
Salto di gioia al Pizzomunno
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