The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

18 febbraio 2011

Incontri: i ruspisti di Legzira Plage

Dopo aver fatto una bella passeggiata lungo la spiaggia di Legzira, quindici chilometri prima di Sidi Ifni, e ammirato solo uno degli archi di roccia per cui è famosa a causa dell’alta marea, siamo risaliti a bordo del Wanderer lungo la strada sterrata utilizzata per scendere nella baia.
La pendenza unita al peso del Wanderer ci ha creato non poche difficoltà: nonostante svariati tentativi con relativa rincorsa non riuscivamo a superare il tratto di maggiore inclinazione. Le ruote troppo stradali del Wanderer, le loro piccole dimensioni, il fondo morbido e dissestato, i meccanismi antisdrucciolo e la mia relativa inesperienza non hanno aiutato.
A un certo punto, dopo almeno due o tre tentativi falliti vediamo spuntare una ruspa gialla – forse proveniente da cantieri edili non distanti - con a bordo due giovani marocchini che subito si mettono a lavorare il fondo stradale con l’intento di sistemarlo per facilitare il nostro passaggio. Il lavoro ha richiesto quindici minuti e il primo tentativo non ha avuto comunque successo. Il due zelanti giovani riprendono l’opera di ulteriore spianamento e dopo alcuni minuti riproviamo. Prendiamo la rincorsa: a fatica e con grandi scossoni al Wanderer riusciamo a superare il tratto critico, salutando con grande gioia e riconoscenza i nostri salvatori che non hanno chiesto nemmeno uno spicciolo in cambio.
Questa è la gente del Marocco che ci piace davvero!
Un abbraccio e un grazie di cuore ai due ruspisti di Legzira.

Lagzira Plage


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