Da Aglou Plage in direzione sud corre una strada panoramica lungo la quale si ammirano scorci dell’oceano Atlantico, aspri rilievi e insenature deserte. La strada conduce a Mirleft, una località frequentata da artisti, musicisti e viaggiatori.
Proseguendo si trova Legzira Plage, una splendida baia appartata, resa ancor più suggestiva da due archi di roccia. Per raggiungerla abbiamo percorso per alcuni chilometri una strada sterrata che al ritorno si è rivelata insidiosa.
Nel pomeriggio siamo giunti a Sidi Ifni, un avamposto pervaso da un’atmosfera irreale nel cuore dell’ex-Sahara spagnolo, suggestiva testimonianza delle passate ambizioni coloniali spagnole, con i suoi edifici art decò, oggi fatiscenti.
Pensavamo di fermarci solo un paio d’ore ma siamo stati attratti dalle sue atmosfere, dalla gente tranquilla e rispettosa, dalla vita vivace delle sue vie centrali contrapposta a quelle desertiche del resto della città.
Oggi è venerdì e ci fermeremo fino a domenica per vivere le atmosfere del grande souk. A Sidi Ifni ci sono almeno tre camping piuttosto economici e zeppi di camperisti stanziali, ma noi, essendo in piena autonomia energetica e d’acqua, abbiamo scelto la sosta libera nell’immenso terreno dell’ex aeroporto a ridosso del centro.
Questa cittadina sperduta nel sud del Marocco sembra fatta proprio a nostra misura: ci concederemo pace, riposo, tranquillità e piacevoli gite in Vespa nei villaggi berberi vicini.
Mirleft
Sidi Ifni
Il Wanderer nell'ex campo di volo di Sidi Ifni
Donne a Sidi Ifni
Tramonto a Sidi Ifni
Sidi Ifni by night
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