Dopo il souk domenicale di Sidi Ifni - con disappunto per i mancati acquisti di bigiotteria berbera causa prezzi elevati - siamo ripartiti ripassando da Tiznit e risalendo la bella valle di Ameln (fino a circa 1200 metri di altezza) che porta al villaggio di Tafraoute circondato su ogni lato da monti di granito rosso.
La zona appare prospera, gradevole e rilassante, con magnifici paesaggi rocciosi tutt’intorno che invitano a esplorazioni in Vespa per i prossimi uno o due giorni.
Serata piacevole e cena ottima ed economica in compagnia di Karina (che parla italiano, spagnolo e francese) e Marco, una coppia di anziani tedeschi alquanto giovanili, in viaggio con un piccolo van e, come noi e pochi altri, da molti anni senza televisione appresso né tantomeno in casa.
Abbiamo scherzato insieme sui paesaggi di parabole che s’incontrano ad ogni angolo del Marocco, campings per caravan compresi.
Due anime a noi affini, tanto che sono bastate poche parole per intenderci anche su Berlusconi e l’Italia di oggi.
Sulla strada per Tiznit
All'imbocco della Valle di Ameln
In vista di Tafraoute
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