The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

26 marzo 2011

Incontri: Mohamed Samir “Couscous”

Mohamed Samir “Couscous”, nativo di Nador dopo anni di orgoglioso lavoro come cuoco - pagato 7 euro per dodici ore di attività– vive da tredici anni nei pressi di Volubilis all’interno del suo semplice “negozio” di minerali, ceramiche e oggetti vari. Nel piccolo terreno accanto ospita gentilmente e per un’offerta libera i camper di chi vuole pernottare in zona, visto che il camping più vicino si trova a 15 chilometri di distanza.
Parla diverse lingue e porta male i suoi 55 anni forse per la vita dura che ha fatto. E’ una brava persona e volentieri accettiamo la sua richiesta di un passaggio fino ad un villaggio lontano 11 chilometri dove si deve recare per acquistare del carburante: la essenziale ed unica stazione di servizio di Moulay Idriss, la più vicina a Volubilis, è fuori uso – ci racconta – per uno smottamento del terreno.

Le cicogne di Volubilis, vicine di casa di Samir "Couscous"


I fiori nei prati intorno a Volubilis


Per visualizzare le foto in dimensioni maggiori cliccare sull’immagine. Chi fosse interessato a vedere altre fotografie del viaggio ci chieda amicizia in Facebook cliccando qui : www.facebook.com/eliseo.oberti

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