The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

1 ottobre 2011

Alcuni tasselli sistemati

Il Consolato del Marocco non si smentisce mai: avevano perso tutto il nostro incartamento consegnatogli quasi un mese fa e il visto non era neppure lontanamente pronto. La mia solo apparente calma li ha fatti adoperare affinché me lo preparassero al momento, con un minimo di attesa, nuove fotocopie del passaporto e della carta di soggiorno e una provvidenziale fotografia di Sara che lei, da brava sensitiva, mi aveva dato prima di partire per Milano. Qualche problema per avere i 90 giorni (me ne volevano dare 30, classici per turismo) e in pochi minuti ecco apparire il visto sul passaporto di Sara con la spesa di 20 euro. Paradossi e assurdità dell’amata burocrazia.
Il computer è ritornato in nostre mani! E solo nel giro di 20 giorni forse grazie alle mie insistenti telefonate al labirintico call center della Dell. Pare che il pc per ora funzioni, anche se non ho capito che tipo di intervento sia stato fatto. Speriamo bene.
Ora manca solamente approntare il Wanderer con l’installazione del costoso nuovo impianto di generazione di corrente.
Noi, sia pur baciati dal caldo sole autunnale di questa prolungata estate in nord Italia, abbiamo la necessità di rigenerare le nostre energie messe a dura prova, che ci crediate o no, da tutti gli eventi di questi ultimi mesi.
Che almeno l’Africa e i suoi paesaggi ci accolgano con indulgente affetto!

2 commenti:

  1. Carissimi Eli e Sara. Piano piano le cose si vanno componendo. D'altra parte per completare un puzzle é necessario evera calma da vendere altrimenti non lo si finisce mai. Il vostro puzzle si sta completando, mancano solo pochi pezzi e con un'altra buona dose di pazienza sono certo che riuscirete ad esserne beneficiati. Questo é quello che penso, che credo e che vi auguro di cuore. E poi questi ritardi burocratici vi possono servire per apprezzare ancora gli splendidi colori autunnali delle nostre belle pianure e valli bergamasche che ogni giorno che passa sono sempre piú vividi. Mhh... quasi quasi mi fa venire voglia di farmi un giretto in Italia, ahahahah.
    Orale, mi fa piacere sapere che le cose stanno andando meglio e che presto riprenderete il vostro cammino.
    Vi mando un forte abbraccio.
    Anto./

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  2. Caro Antonello, grazie per le tue parole di augurio! Ci auguriamo che anche la tua vita in Messico proceda serena in questo periodo, senza troppe inondazioni o incendi... Un abbraccio forte

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