Il Wanderer questa volta è giunto direttamente nel cuore di Marrakech, nel parcheggio dietro la moschea Koutoubia dove si può pernottare per 50 Dirham (4,55 euro) a poche centinaia di metri dalla vita tumultuosa della famosa piazza Djemaa El-Fna, un vero teatro a cielo aperto, e dalla medina con il suo immenso e coloratissimo souq.
Ieri sera ci siamo addormentati nonostante il sottofondo lontano dei tamburi, degli strumenti, dei suoni e del clamore della piazza, e questa mattina prima delle sei, la città è diventata un canto unico dei muezzin.
A partire dalla vicina Koutoubia per estendersi a tutte le altre moschee del centro, i muezzin hanno invitato alla preghiera con le loro litanie prolungate (durano almeno 15 minuti), che sovrapponendosi una all’altra non creano certo un canto paradisiaco, bensì suonano come una specie di lamento collettivo di dolore, una canto che sembra proveniente più dal Purgatorio dantesco che dal Paradiso della preghiera.
Insomma, impossibile dormire ma il tutto molto caratteristico del luogo.
Il minareto della Moschea Koutoubia visto dal parcheggio dove abbiamo pernottato
La luce filtra nel souq di Marrakech
Il colore dei tappeti
Angoli di un suq molto fotogenico
Lavorare con i colori della lana
La più bella libreria della medina
La neve sull'Alto Atlante e i tetti della medina
La casa e i tappeti
Sara pensierosa....chi starà aspettando? :-)
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