Questo grande complesso ludico-culturale promosso dalla Generalitat Valenciana è divenuto un riferimento internazionale, sia per la sua imponente architettura (opera di Santiago Calatrava e Félix Candela) che per la sua capacità di divertire, mostrare ed emozionare tramite ciò che è esposto nel Palau de les Arts Reina Sofia (Opera), l’Hemisferic (Imax, cinema digitale 3D e Full Dome), il Museo de las Ciencias Prìncipe Felipe (Museo delle Scienze), l’Umbracle (Zona espositiva e passeggiata), l’Agora (palazzo polivalente per manifestazioni sportive, musicali ecc. ecc.) e l’Oceanogràfic (Acquario).
La Ciudad de Las Artes y las Ciencias simboleggia la scommessa per il turismo culturale con cui la Comunidad Valenciana si presenta al mondo.
I costi esorbitanti di questo complesso, l’enorme manutenzione che necessità sono chiaramente una fonte di facili polemiche e discussioni infinite, tuttavia il passeggiare intorno a questi edifici è un’esperienza unica: non esistono molti angoli del mondo come questo.
L’Hemisferic è un edificio particolare e spettacolare che rappresenta un grande occhio umano, l’occhio della saggezza. Al suo interno vi è una grande sfera che costituisce la sala proiezioni 3D, digitale, Imax più grande della Spagna.
Il grande Museo de las Ciencias Prìncipe Felipe è uno spazio interattivo dove la scienza si avvicina al pubblico in un modo aperto e partecipativo.
L’Oceanografic è un ambiente naturale e magico dove si possono vedere le specie più sorprendenti dei nostri mari e oceani. (con la riserva che è sempre presente nel nostro caso quando si parla di zoo, acquari e animali in prigionia).
Il Palau de les Arts Reina Sofìa ospita un nutrito programma di opera, balletto e concerti degno dei migliori del mondo, costellato dai nomi dei più grandi direttori d’orchestra come Zubin Mehta.
L’Agorà ha ospitato importanti tornei internazionali di tennis ed altre prestigiose manifestazioni.
Purtroppo la situazione finanziaria della Comunidad Valenciana risulta appesantita dagli investimenti fatti che non sempre hanno dato il ritorno auspicato: il grande complesso portuale nato per ospitare l’America’s Cup, svoltasi qui per alcune edizioni e poi esportata in turneè nel resto del mondo, ad esempio ha lasciato qualche vuoto. Così come La Formula Uno e il circuito cittadino dalla costosissima gestione pare non aver ripagato Valencia dal punto di vista economico.
Tutti segnali comunque di una città viva e vivace, piena d’iniziative anche coraggiose se non avventate, e permeata da un’energia artistica e culturale che non si respira ovunque.
Sara, l’Hemisferic e, dietro, il Palau de les Arts Reina Sofìa
Il Museo de las Ciencias Prìncipe Felipe
L’Agora e il suggestivo ponte
L’intreccio dei ponti che attraversano il complesso
Il Museo de las Ciencias Prìncipe Felipe
Arte nei pressi dell’Umbracle
Dentro l’Umbracle
L’Hemisferic
Il Palau de les Arts Reina Sofìa e la piuma, la struttura superiore che appare incredibilmente senza un appoggio se non remoto, insufficiente ed improbabile.
Piscine e vasche azzurre circondano tutto il complesso
Il bellissimo design del ponte con alle spalle l’Agora
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