The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

9 febbraio 2012

Valencia, la Città delle Arti e delle Scienze

Abbiamo lasciato i tepori di Malaga, dell’Andalusia e del sud profondo della Spagna per risalire fino a Valencia. La necessità di avvicinarci all’Italia per essere presenti ai colloqui di lavoro che stiamo fissando (pochi per ora) è stata la molla, oltre al fatto che, da buoni Gentleman Gipsies, dopo 15 giorni a Malaga avevamo anche voglia di muoverci e visitare luoghi nuovi.
Di sicuro è impossibile per noi arrivare in Italia prima del “disgelo”, a causa dei problemi tecnici che ci si creerebbero al Wanderer, primo fra tutti il congelamento del Gpl e l’impossibilità di utilizzarlo per il riscaldamento, per cucinare e per farci una doccia calda.
Siamo a Valencia per la prima volta, per incontrare Francesca e Andrea, amici italiani che vivono qui da meno di un anno, e per visitare questa grande città, la terza della Spagna con oltre ottocentomila abitanti.
La ricchezza di questa città nel passato permise ai banchieri valenciani di prestare il denaro a Isabella I di Castiglia per il viaggio di Cristoforo Colombo del 1492.
Ironia della sorte, la spedizione di Colombo determinò la fine del periodo d'oro della città: con la scoperta dell'America l'asse del commercio mondiale si spostò dal Mediterraneo all'Oceano Atlantico.
Curiosa l’urbanizzazione attuale: al primo impatto si notano modernissimi edifici che si mescolano ad una parte di degrado urbano, vecchie industrie abbandonate, campi coltivati e terreni agricoli che stranamente resistono nel bel mezzo della città circondata dalle classiche periferie costituite da enormi palazzi.
In tempi recenti a Valencia sono stati realizzati numerosi progetti architettonici e urbanistici, che hanno trasformato la città. Il più imponente è la Città delle Arti e delle Scienze, un nuovo quartiere a sud ovest del centro progettato dall'architetto valenziano Santiago Calatrava.
L’angolo decisamente più fotografato di Valencia.


Valencia: la Citta delle Arti e delle Scienze
(foto dal web)


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