The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

12 maggio 2012

Non ci resta che… viaggiare!

Parafrasando il titolo di un vecchio film con Roberto Benigni e Massimo Troisi (Non ci resta che piangere), a noi, per non piangerci troppo addosso, non ci resta che viaggiare… J
Dopo alcuni giorni veramente privi di energia vitale, ieri abbiamo vissuto un’immersione totale nella natura e nei paesini della verde campagna grossetana, godendoci una calda giornata di Maggio in sella alla Vespa.
Partiti da Grosseto, abbiamo raggiunto Scansano attraversando le belle colline e i vigneti da cui nasce un famoso vino, il Morellino di Scansano, giungendo poi fino alle rinomate Terme di Saturnia, in parte ancora fruibili liberamente e gratuitamente.
Da lì, sempre allietati dalla meravigliosa campagna grossetana, siamo arrivati al grazioso paesino di Sovana, prima di giungere a Sorano che è una vera perla di questo angolo di Toscana.
Per concludere, Pitigliano e Manciano prima di raggiungere la via Aurelia e ritornare a Grosseto dopo una bella giornata che ci ha rallegrato il cuore e ha fatto un po’ bene anche a noi due.
Noi davvero vorremmo lavorare, ne avremmo anche una certa urgente necessità e stiamo cercando una dimensione umana e dignitosa di lavoro: cosa rara, vero? Ma le circostanze, fin dall’estate scorsa a Malaga, ci sembrano continuamente confermare che questo nostro obiettivo è sempre più irreale. E’ questo un mondo dove lavorare (con requisiti accettabili di rispetto reciproco tra lavoratore e datore di lavoro) pare sia sempre più difficile. Dobbiamo quindi trovare assolutamente un modo per poter vivere senza dover lavorare?
Questo è il dilemma.
Quindi, non ci resta che… viaggiare! J
J P.s. Si accettano libere donazioni (anche 50 centesimi per ogni visualizzazione del nostro blog sarebbe stata gradita visto che hanno quasi raggiunto le 20.000 unità…) per sostenere il progetto Gentleman Gipsy, da effettuarsi tramite bonifico bancario (codice IBAN IT30 T030 6953 1001 0000 0003 731) J J J J Scherzi a parte (anche se il codice Iban è quello vero...), in realtà non ci aspettiamo proprio un centesimo, ma non si sa mai che un milionario saudita si trovi tra i nostri fedeli lettori del blog… J
P.s. 2: In realtà a bordo del Wanderer abbiamo molta bella bigiotteria prodotta da Sara che potremmo vendere, anche se la realtà dei mercatini (svincolati da burocrazie stritolanti) è un altro mondo abbastanza irreale. E abbiamo ancora un po’ di ottimo olio di argan cosmetico che abbiamo già parzialmente venduto con soddisfazione dei nostri clienti.
Chi fosse interessato ne approfitti quando passeremo nelle sue vicinanze.

I vigneti nella campagna grossetana prima di Scansano


Scansano


La campagna verso Saturnia



Le Terme di Saturnia



Verso Sovana, campagna grossetana


Attenzione: attraversamento bisce!


Sovana


Sorano




Pitigliano



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