The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

9 ottobre 2012

Lago Maggiore e Lago d’Orta

 
La domenica è stata una giornata faticosamente passata troppo in sella alla Vespa. In realtà avremmo voluto soffermarci di più in qualche borgo ma è andata com’è andata.
Da Arona, dove il Wanderer ha trovato una bella area di sosta libera, abbiamo scelto di raggiungere il Lago d’Orta per ammirare quel piccolo scrigno di storia e arte che è Orta San Giulio, per poi attraversare colline e verdi paesaggi prima di raggiungere nuovamente il Lago Maggiore a Stresa con le sue ville e i Grand hotels  dispiegati di fronte alle famose isole Borromee. I successivi borghi di Baveno, Pallanza, Verbania, Cannero, Cannobio, fino a giungere in Svizzera, toccando Ascona e Locarno, dobbiamo sinceramente ammettere che non ci hanno colpito particolarmente. I borghi del Lago di Garda, recentemente visitati (Limone, Riva, Malcesine, Lazise, Peschiera, Sirmione, solo per citarne alcuni) hanno decisamente un fascino maggiore, a nostro avviso.
Il lungo ritorno lungo la sponda del Varesotto ha sfiorato Luino, Laveno, Angera e la sua bella rocca, per giungere nuovamente ad Arona con addosso quasi duecento chilometri sulle spalle. Troppi, tenendo conto anche delle temperature mattutine e serali piuttosto fresche.
Il lunedì ha riscattato il livello qualitativo con l’approfondita visita, partendo da Stresa, (raggiunta in camper questa volta), di due delle Isole Borromee: l’incantevole Isola Bella con il suo fastoso palazzo e i magnifici giardini, e la più popolare Isola Superiore dei Pescatori.
La chicca finale è stato l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, raggiunto con 15 minuti di battello da Stresa, sulla parte opposta del Lago Maggiore: un affascinante monastero costruito sulle rocce. I monaci scelgono sempre dei bei posti dove vivere…! J

 
 
Orta San Giulio, la perla del lago d'Orta




 
Un angolo di Cannobio

 
L'isola Bella, Isole Borromee, Stresa

 
Un angolo del fastoso palazzo

 
I giardini dell'Isola Bella


 
L'eremo di Santa Caterina del Sasso



 
 

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