The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

2 novembre 2015

Lago di Tovel, una perla dipinta dall’autunno

Il clima continua ad essere baciato da un sole caldo che splende nel cielo azzurro e nitido completamente privo di nuvole.
In questa stagione dipinta dai vivaci colori autunnali, oggi ho camminato lungo l’intero perimetro del Lago di Tovel che consiglio di percorrere tramite il piccolo sentiero che lo costeggia, a discapito del più grande e comodo che si trova spesso a maggiore distanza dalle rive.
Facendo uno strappo alla regola J, su questo lago, qualche informazione la voglio scrivere.
Il lago di Tovel è un lago alpino che si trova nel territorio del comune di Tuenno (provincia di Trento) ad un'altezza di 1178 metri s.l.m., all'interno del Parco Naturale Adamello-Brenta. È stato anche chiamato lago degli orsi perché sono presenti alcuni orsi bruni nella valle, e lago rosso per il fenomeno dell'arrossamento delle sue acque, che avveniva in passato per azione di un’alga.
Il fenomeno dell'arrossamento si verificava in estate durante i mesi più caldi e cessò nell'estate del 1964. Alcuni recenti studi hanno stabilito che la sparizione delle alghe potrebbe essere dovuta alla mancanza di elementi organici (azoto e fosforo) provenienti dalle mandrie di bovini che pascolavano nei pressi del lago.
Secondo una leggenda locale invece, anticamente viveva nella zona la principessa Tresenga, figlia dell'ultimo re di Ragoli, crichiesta in moglie da molti pretendenti che lei rifiutava. Uno di loro, Lavinto re di Tuenno, non si rassegnò e quando le sue offerte vennero respinte per l'ennesima volta mandò un esercito contro Ragoli nel tentativo di indurre Tresenga a più miti consigli. Il caso volle che né lei, né il suo popolo, volessero essere sottomessi dall'arrogante re di Tuenno e, pur inferiori in forza e numero, risposero all'attacco. La principessa stessa non si tirò indietro e marciò alla testa della sua gente. La battaglia ebbe luogo sulle rive del lago e vide i paesani di Ragoli soccombere sotto i colpi dei soldati di Tuenno. Tresenga alla fine trovò la morte per mano di Lavinto, che la uccise con un colpo di spada. Alla fine della giornata il lago era rosso per il sangue dei morti e si dice che sia per questo si colorasse nei secoli successivi, per ricordare il coraggio degli abitanti di Ragoli e della loro principessa che ancora oggi, la notte, si siede sulle rive del lago a piangere per la sorte della sua gente.

Questo paesaggio non ha nulla da invidiare ai paesaggi canadesi o neozelandesi che mi sono tornati in mente passeggiando incantato per tre ore, con gli occhi deliziati dai colori e dai riflessi di luce.



Il Lago di Tovel lascia senza parole 





















Un luogo dove tornerò sicuramente



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