The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

15 novembre 2022

Gythio e la nave Dimitrios

   Giteo (o Gythio) è il porto più importante della penisola di Maina e dista circa 40 chilometri da Sparta di cui fu lo storico porto. Secondo la leggenda, qui trascorsero la loro prima notte Elena e Paride per poi imbarcarsi, in fuga da Menelao, verso Troia.

   La  Dimitrios è invece una nave spiaggiata, famosa per la sua singolare posizione nel pressi di Gythio. Nel passato era un’imbarcazione da trasporto lunga 67 metri per 965 tonnellate di stazza. Costruita nel 1950 la Dimitrios è dal 1981 arenata sulla spiaggia Valtaki nella regione della Laconia, a pochi chilometri dall’Antica Sparta. La sui storia è poco chiara, e non si ha certezza né dell’uso che ne venne fatto né del motivo dell’abbandono. La maggior parte delle persone ritiene che la nave fosse utilizzata per contrabbandare sigarette tra la Turchia e l’Italia, e che sia stata sequestrata dalle autorità portuali di Gythio per poi essere deliberatamente abbandonata sulla spiaggia, a 5 chilometri dalla porto. La nave sarebbe poi stata deliberatamente data alle fiamme, per coprire l’uso illegale che ne era stato fatto sino ad allora. La storia del relitto dato alle fiamme è plausibile, ma comporterebbe un consapevole coinvolgimento delle autorità portuali greche volte a nascondere l’utilizzo della nave, e quella di un relitto che, senza alcuna apparente spiegazione, se ne sta in riva una spiaggia da ormai 35 anni.

   Qualcuno racconta una storia differente: la Dimitrios fece un attracco d’emergenza a Gythio il 4 Dicembre del 1980, a causa di una malattia che aveva colpito il capitano. Dopo l’attracco però, sorsero dei problemi economici con l’equipaggio, oltre che problemi ai motori, con le compagnie di assicurazione e vari istituti di credito. L’equipaggio venne quindi licenziato e la nave rimase ormeggiata a Gythio fino al giugno del 1981, quando fu dichiarata pericolosa a causa delle cime ormai usurate e dalle infiltrazioni d’acqua nello scafo. Le autorità portuali chiesero di spostare l’ancoraggio lontano dal porto ma i proprietari non risposero alla richiesta. Il 9 novembre del 1981, circa alle 12.30, la nave fu strappata dall’attracco del porto, e fu traghettata a circa 4 chilometri dal porto di Gythio. Qui fu ancorata temporaneamente, ma l’inverno del Mar Egeo ne strappò nuovamente gli ormeggi.

   Il 23 Dicembre del 1981 la Dimitrios si spiaggiava a Valtaki, e da lì, fino ad oggi, nessuno l’ha mai più mossa.




















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