Il paesaggio è punteggiato dalle pale eoliche nelle campagne pugliesi intorno a Troia, situata sulle pendici del Subappennino Dauno, a ridosso del Tavoliere delle Puglie.
Fino agli inizi del Novecento spesso citata come Troja o Troia di Puglia, la cittadina ha antichissima fondazione, tanto che i ritrovamenti archeologici denotano che il centro fu fondato in epoca anteriore alle guerre puniche. Prima di essere colonizzata dai Romani, la città era conosciuta ai Greci come Aika (poi latinizzato in Aecae). L'antica Aecae andò distrutta a seguito delle invasioni barbariche, e solo nel 1019 rinacque col nome attuale per volere di un governatore bizantino d'Italia, che la ribattezzò Troia in ricordo dell'antica città anatolica.
Assediata dai Saraceni e poi trasformata in roccaforte dai bizantini, Troia fu soggetta a numerosi assedi: da quello di Enrico II, a quello dell'imperatore Federico II di Svevia. La città sorgeva infatti in posizione strategica lungo la medievale via Francigena. Nel 1462 vi si combatté la sanguinosa battaglia di Troia, nella quale gli Angioini furono duramente sconfitti dagli Aragonesi.













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