The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

21 novembre 2010

Acqua dal cielo

        Il ticchettio della pioggia sul tetto del Wanderer: una musica con cui risvegliarsi in attesa di qualche raggio di sole. Il Wanderer comincia a sentirsi come l’Arca di Noè se la pioggia continuerà così a lungo…! Ma si è montato la testa: non è una barca ma solo un camper che poggia saldamente sulle sue quattro ruote, anche per il peso in eccesso che dovremo provvedere a ridurre per quanto possibile.
      In verità non è il Wanderer che fa confusione tra mare e terra: sono io. Questi primi giorni di vita a bordo della nostra casa itinerante (internamente così simile a una barca a vela) mi riportano alla mente i ricordi dei mesi passati nell’Oceano Pacifico nel 2007 a bordo di un catamarano Katana. Claudio ed io, partiti da Panama solamente in due con il pilota automatico guasto e i motori in panne, facemmo un piccola impresa dalle Galapagos alle Isole Marchesi e poi fino a Tahiti veleggiando come i velieri del ‘700. Bei ricordi.
      In questi giorni non siamo circondati dall’acqua dell’Oceano Pacifico, ma l’acqua che scende dal cielo non è in minor quantità! J

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