The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

13 novembre 2010

Prima notte a bordo del Wanderer

Questa sera sto scrivendo dalla nostra nuova casa viaggiante e, nonostante la grande fatica, il sonno e l’enorme sforzo organizzativo degli ultimi due mesi, Sara ed io ci sentiamo felici.
Anche questa notte non dormirò più di qualche ora perché, oltre alle molte cose da seguire e aggiornare, voglio assaporare ogni attimo di questi momenti, accompagnato da alcune riflessioni che faccio con un sorriso lieve che sento sul mio viso.
In meno di due mesi abbiamo ribaltato completamente le nostre vite. La nostra sorte, che ultimamente sembrava essere quella di tanti mezzi-occupati (o mezzi-disoccupati lavoratori precari dell’era moderna) più o meno sottopagati, con un po’ di fantasia, spirito di avventura, slancio organizzativo, rinuncia alla stabile sicurezza tradizionale, è diventata una chance di apertura verso il nuovo, l’ignoto, il cambiamento e la speranza di qualcosa di migliore. A molti potrà sembrare solo un rischioso salto nel vuoto, un azzardo ma in realtà è una meravigliosa e vivificante avventura nel vivere il presente, lontana dai rimpianti e i rimorsi del passato e dalle ansie e paure del futuro. Apparteniamo a una cultura che vive troppo spesso sbilanciata in questi due poli.
Eppure la vita è essenzialmente il presente.
E il nostro presente è questa meravigliosa notte stellata di novembre a bordo del nostro Wanderer caldo e accogliente.

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