Questa sera sto scrivendo dalla nostra nuova casa viaggiante e, nonostante la grande fatica, il sonno e l’enorme sforzo organizzativo degli ultimi due mesi, Sara ed io ci sentiamo felici.
Anche questa notte non dormirò più di qualche ora perché, oltre alle molte cose da seguire e aggiornare, voglio assaporare ogni attimo di questi momenti, accompagnato da alcune riflessioni che faccio con un sorriso lieve che sento sul mio viso.
In meno di due mesi abbiamo ribaltato completamente le nostre vite. La nostra sorte, che ultimamente sembrava essere quella di tanti mezzi-occupati (o mezzi-disoccupati lavoratori precari dell’era moderna) più o meno sottopagati, con un po’ di fantasia, spirito di avventura, slancio organizzativo, rinuncia alla stabile sicurezza tradizionale, è diventata una chance di apertura verso il nuovo, l’ignoto, il cambiamento e la speranza di qualcosa di migliore. A molti potrà sembrare solo un rischioso salto nel vuoto, un azzardo ma in realtà è una meravigliosa e vivificante avventura nel vivere il presente, lontana dai rimpianti e i rimorsi del passato e dalle ansie e paure del futuro. Apparteniamo a una cultura che vive troppo spesso sbilanciata in questi due poli.
Eppure la vita è essenzialmente il presente.
E il nostro presente è questa meravigliosa notte stellata di novembre a bordo del nostro Wanderer caldo e accogliente.
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