Roma, capitale d’Italia. In questa città dove più di 3 milioni di persone ogni giorno per motivi diversi passano la loro giornata, alla mattina presto si sentono ancora i galli cantare e in lontananza le classiche sirene metropolitane, ambulanze, forze di polizia, vigili del fuoco e i soliti allarmi che suonano inutilmente. Galli e sirene, le prime contraddizioni di una delle metropoli del pianeta, i classici luoghi che si posso amare e odiare (e in entrambi casi a ragione).
Ieri siamo arrivati all’area attrezzata scelta per ospitare il Wanderer alcuni giorni non lontano dal centro di Roma. Il navigatore è sempre una mina vagante nelle città: c’è sempre il rischio che indirizzi in una stradina troppo stretta o ti faccia entrare per errore in qualche corsia preferenziale dei bus.
Qui in via Casilina, una discreta area con 180 posti camper offre per 15 euro un’ampia piazzola con utilizzo di corrente, acqua e servizi vari. Un ottimo appoggio a pochi chilometri dal centro di Roma che verrà raggiunto in Vespa o con comodi mezzi pubblici.
La temperatura è lontana da quelle polari del Nord e anche da quelle Toscane degli ultimi giorni: alle 7 di mattina ci sono 12° e nella giornata si toccheranno quasi i 15°, una condizione già rispettabile per poter montare in sella alla Vespa “ali sotto i piedi”, pioggia permettendo.
Tra poco inizieremo a esplorare (Sara per la prima meravigliata e incantata volta) questa millenaria città: l’Urbe, la città Santa, la città eterna, “caput mundi” e “caput fidei”, la capitale del mondo e della fede, e la città dell’acqua per i suoi acquedotti.
Nel corso della sua trimillenaria storia, è stata la prima grande metropoli dell'umanità, cuore di una delle più importanti civiltà antiche che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte, l'architettura, la filosofia, la religione, il diritto, i costumi dei secoli successivi; fu la capitale dell'Impero romano che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell'Europa, e dello Stato Pontificio, sottoposto al potere temporale dei Papi.
È la città con la più alta concentrazione di beni storici e architettonici al mondo; il suo centro storico delimitato dal perimetro delle mura aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo.
Adesso vi regnano l’imperatore Silvio e la sua cricca: triste sorte per una città come questa. J
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