The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

27 dicembre 2010

Un quartetto d’eccezione

L’abbinamento camper e Vespa, unitamente all’accoppiata navigatore e computer (con l’utilizzo di Google Maps e ViaMichelin per controlli e verifiche del caso) è un quartetto di elementi d’eccezione per vagabondare per il pianeta. Ogni giorno lo sto sperimentando con piacevoli sorprese. Il navigatore è decisamente utile e comodo, soprattutto applicato alla Vespa che lo può seguire con cieca fiducia in ogni vicolo lui ci infili per portarci a destinazione. Con il Wanderer questo è gia più problematico nelle città, mentre fuori dai centri urbani è una bellezza.
Con questi ingredienti oggi abbiamo scorrazzato da Giardini Naxos fino ad Acireale, per proseguire verso Aci Trezza e Aci Castello (di Verghiana memoria con Polifemo a guardare (da un solo occhio!), per giungere infine ad una piacevole Catania. Il tutto condito da un bel sole e dall’Etna innevato e libero dalle nubi (solo la mattina). Ottimo pranzo in trattoria e Sara soddisfatta delle portate, meno del discreto freddo (non più di 12 gradi all’ombra) patito in moto per i 90 chilometri del tour giornaliero.
Un’abbondante doccia calda per due euro all’Eden Parking e poi, con i bianchi accappatoi regalati da Carmen, ritorno in camper come due fantasmi nel buio.

L'albero di Rose di Natale dell'Eden Parking


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