The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

31 gennaio 2011

Algeciras, ci siamo!

Dopo un viaggio di tre giorni e mezzo e 2224 chilometri percorsi, eccoci finalmente giunti a Algeciras. Aprezzabili paesaggi iberici hanno accompagnato il Wanderer, variando da Sierre innevate, verdi o aride praterie, fino alle coste del Mediterraneo che si fa sempre più piccolo per accarezzare l’Africa prima di perdersi nel grande Oceano.
Siamo stanchi ma felici di essere a un passo dal continente che ci attrae tanto. Con la neve negli occhi, incontrata oggi a 1250 metri sugli altopiani della Sierra di Baza, ci apprestiamo ad avvicinare i ben diversi panorami del Marocco, le verdeggianti montagne, le spiagge e i deserti.
Il biglietto è già a nostre mani: 180 euro andata e ritorno tutto compreso, valido per un anno, acquistato all’agenzia di Juan Carlos, famoso tra i camperisti per offrire prezzi interessanti.
Domani si mette piede su suolo africano.


La prima neve di questo inverno sulla Sierra di Baza


Arrivo ad Algeciras



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