Iniziato la giornata sul Wanderer con un massaggio shiatsu alle spalle e alla schiena. Cosa voglio di più? Non crediate che sia Sara a regalarmi questo piacere, (utile alla mia schiena che ha passato una vita in sella a motociclette e a cavalli), bensì una celestiale apparecchiatura-schienale vista e piaciuta alcuni mesi fa nei soliti centri commerciali. Una libidine. E quando siamo connessi alla corrente 220v come qui a Palermo, mi concedo anche trenta minuti anziché il solito quarto d’ora ogni tanto!
Poche nuvole spruzzate di rosa all’alba e tanta voglia di esplorare la città arabeggiante, normanna, spagnoleggiante, fenicia e greco-romana.
I colori, i sapori e gli odori di Palermo sono più vicini all’Africa che alla Svizzera, e non solo geograficamente. A Sara e a me piacciono molto, e ci buttiamo nei mercati con la voglia di assaporare ogni cosa. Oggi abbiamo vissuto il mercato del Capo e domattina presto torneremo a Ballarò.
Interessanti le varie piazze, le chiese, il palazzo reale e infine Monreale con la vista sulla Conca D’Oro e il Duomo. Peccato per gli alti costi richiesti per visitare chiese e monumenti, e gli orari di apertura che fanno inorridire gli stranieri.
Dovremmo gestire meglio il nostro unico patrimonio artistico: non pochi stranieri pensano “Bella l’Italia, peccato che sia degli italiani”, e qualche volta a ragione.
S. Giovanni degli Eremiti (Palermo)
Cappella Palatina (Palazzo Reale, Palermo)
Monreale
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