The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

2 gennaio 2011

La valle dei templi

I grandiosi templi dorici di Agrigento risalgono al quinto secolo a.C., epoca di massimo splendore della città. I telamoni, gigantesche statue con sembianze umane, non sono poi così lugubri come scriveva Salvatore Quasimodo. Noi preferiamo pensare che la realtà prende il colore dei pensieri.
Nella suggestiva valle si cammina tra agavi e fichi d'india, aree coltivate a ulivo, vite e mandorli in fiore (a Dicembre!). Fra tanti luoghi di culto intitolati alle divinità dell'Olimpo, non poteva che essere un mito greco a spiegare la fioritura precoce dei mandorli in questa zona, con relativi festeggiamenti annuali per l'arrivo della primavera: merito dell'amore leggendario tra una principessa e un guerriero ostacolati dal fato.
Del suo passato Agrigento conserva numerose tracce anche al di fuori dell'area archeologica: il nucleo medievale, sulla collina dei Girgenti, mantiene l'andamento tortuoso delle vie tipico delle città arabe, con numerosi edifici e chiese che si sono succedute con stili diversi in altrettante epoche. In Vespa con il navigatore ci siamo piacevolmente smarriti in mille vicoli.

"Una primavera splendida come quella che ci ha sorriso stamane al levar del sole, certo non ci è mai stata concessa nella nostra vita mortale (...) Il tempio della Concordia si vede appena spuntare all'estremità meridionale di questo piano tutto verde e tutto fiori; a oriente le scarse rovine del tempio di Giunone; le rovine di tutti gli altri edifici sacri sulla stessa linea retta dei due menzionati non si presentano all'occhio di chi sta in alto, che corre più verso Nord, lungo la costa, protesa ancora per una mezz'ora verso la marina (...)".

Ancor oggi poco o nulla del paesaggio che Goethe potè ammirare nell'aprile del 1787 è cambiato, e la Valle dei Templi è meritatamente la zona più conosciuta e decantata di Agrigento.
Noi ce la siamo goduta sia alla luce del sole che illuminata dalle luci al tramonto, senza pagare il biglietto d’ingresso la seconda volta con un piccolo stratagemma, unito agli occhi di Sara che sembravano quelli del “Gatto con gli stivali” nei films di Shrek quando vuole impietosire… J
 Troppe le foto? Forse, ma con ogni luce tutti gli angoli della valle avevano un sapore di poesia antica e di tempi immemori.

Il tempio della Concordia


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2 commenti:

  1. Ciao grandi viaggiatori, seguiamo tutti i vostri spostamenti...da sogno! Buon anno..nuovo!claudia, marco e elena.

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  2. Ciao Claudia! Grazie per seguirci con affetto! Un abbraccio forte a te, a Marco e ad Elena! Buon anno nuovo anche a voi!

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