Agadir, il cui nome significa granaio fortificato, fu completamente distrutta nel 1960 da un terremoto che uccise ben 18.000 persone, circa la metà dei suoi abitanti di allora. Oggi è una moderna città di quasi settecentomila anime, priva di particolari attrattive se non belle spiagge, acque sicure, hotels di lusso e un clima mite che regala 300 giorni di sole all’anno. Per il resto, null’altro da segnalare.
Ci chiediamo se i turisti di massa che piovono a fiotte con i voli low cost e finiscono nelle piscine dei villaggi e degli hotel, danno un’occhiata appena fuori città per vedere gli enormi complessi industriali, i cementifici e le altre diavolerie di ogni sorta che producono fumi tutti da analizzare.
Al camping Atlantica - ottimo appoggio logistico con bagni moderni e docce calde incluse nei rispettabili 10 euro al giorno - abbiamo conosciuto la vivace comunità di italiani che svernano da queste parti. Allegri, simpatici e disponibili a darci informazioni e dritte di ogni sorta, ci fanno notare che Sara ed io non siamo pensionati o hippies, e che siamo quindi una coppia anomala nel panorama locale. Una volta informati delle nostre scelte di vita e di viaggio ci accolgono subito con affetto.
Purtroppo il problema approvvigionamento gas GPL sembra irrisolvibile anche qui, e le alternative di riempimento delle bombole con altro gas di pessima qualità sono poco allettanti e tecnicamente più complesse.
Moschea ad Agadir
Area industriale alle porte di Agadir
Per visualizzare le foto in dimensioni maggiori cliccare sull’immagine. Chi fosse interessato a vedere altre fotografie del viaggio ci chieda amicizia in Facebook cliccando qui : www.facebook.com/eliseo.oberti
Ci arrangeremo con l’unica bombola ancora quasi piena che utilizzeremo in modo alquanto parsimonioso, acquistando, su saggio consiglio dei nostri amici italiani e come fatto da molti di loro, un’economica piastra elettrica come fornello e un ventilatore-stufetta elettrica per riscaldare il Wanderer in caso di necessità. Il tutto chiaramente solo quando siamo appoggiati a campeggi e ad aree che forniscono l’elettricità. Oggi faremo queste spese ad Aourir, il paesino qui vicino, dove sembra sia venduto anche l’olio di argan a prezzi inferiori da quelli da noi pagati.
Nessun commento:
Posta un commento