The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

16 febbraio 2011

Agadir, quasi nulla da segnalare

Agadir, il cui nome significa granaio fortificato, fu completamente distrutta nel 1960 da un terremoto che uccise ben 18.000 persone, circa la metà dei suoi abitanti di allora. Oggi è una moderna città di quasi settecentomila anime, priva di particolari attrattive se non belle spiagge, acque sicure, hotels di lusso e un clima mite che regala 300 giorni di sole all’anno. Per il resto, null’altro da segnalare.
Ci chiediamo se i turisti di massa che piovono a fiotte con i voli low cost e finiscono nelle piscine dei villaggi e degli hotel, danno un’occhiata appena fuori città per vedere gli enormi complessi industriali, i cementifici e le altre diavolerie di ogni sorta che producono fumi tutti da analizzare.
Al camping Atlantica - ottimo appoggio logistico con bagni moderni e docce calde incluse nei rispettabili 10 euro al giorno - abbiamo conosciuto la vivace comunità di italiani che svernano da queste parti. Allegri, simpatici e disponibili a darci informazioni e dritte di ogni sorta, ci fanno notare che Sara ed io non siamo pensionati o hippies, e che siamo quindi una coppia anomala nel panorama locale. Una volta informati delle nostre scelte di vita e di viaggio ci accolgono subito con affetto.
Purtroppo il problema approvvigionamento gas GPL sembra irrisolvibile anche qui, e le alternative di riempimento delle bombole con altro gas di pessima qualità sono poco allettanti e tecnicamente più complesse.


Moschea ad Agadir


Area industriale alle porte  di Agadir



Per visualizzare le foto in dimensioni maggiori cliccare sull’immagine. Chi fosse interessato a vedere altre fotografie del viaggio ci chieda amicizia in Facebook cliccando qui : www.facebook.com/eliseo.oberti

Ci arrangeremo con l’unica bombola ancora quasi piena che utilizzeremo in modo alquanto parsimonioso, acquistando, su saggio consiglio dei nostri amici italiani e come fatto da molti di loro, un’economica piastra elettrica come fornello e un ventilatore-stufetta elettrica per riscaldare il Wanderer in caso di necessità. Il tutto chiaramente solo quando siamo appoggiati a campeggi e ad aree che forniscono l’elettricità. Oggi faremo queste spese ad Aourir, il paesino qui vicino, dove sembra sia venduto anche l’olio di argan a prezzi inferiori da quelli da noi pagati.

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