Ieri, in questa città dall’impronta lievemente più turistica, oltre ad aver fatto le pulizie "di fino" dentro il Wanderer, abbiamo portato l’ormai pesante sacca dei vestiti da lavare in una caratteristica lavanderia-stireria del centro, situata in una stretta viuzza del souq, proprio di fronte alla Cité Portugaise, e la ritireremo soltanto domani mattina.
La vecchia medina portoghese, sonnolenta e affascinante con i suoi bastioni color ocra percorribili tutt’intorno, è stata dal 2004 inserita nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità. Bellissime spiagge, animati souq e buoni ristorantini completano il quadro del luogo dove recuperiamo un po’ di energie utilizzate nei giorni passati, caratterizzati da ritmi abbastanza elevati di spostamento in sosta libera nelle città a volte troppo frenetiche.
Il camping municipale di El-Jadida non offre servizi ad alto livello, costa meno di 7 euro al giorno, elettricità compresa, e per soli 46 centesimi di euro permette la doccia calda nei suoi bungalow, così che noi non si debba bagnare e ripulire la nostra sia pur confortevole doccia sul camper.
Il Wanderer va anche lavato: ho chiesto in giro e pare che il costo si aggiri intorno agli 80-100 Dirham (7,30-9,20 euro).
Ieri sera abbiamo mangiato un ottimo fritto di pesce per circa 7 euro in due e ci siamo comperati dei favolosi pasticcini marocchini che costano meno di 6 euro al kg. Questo per darvi un’idea di quanto sia economico il Marocco.
El-Jadida è da godersi finché si è ancora in tempo: pochi passi a nord della città è in via di completamento un imponente progetto turistico chiamato Mazagan, che comprende diversi campi da golf, alcune spa e un certo numero di resort. Si prevedono invasioni di ricchi turisti da tutto il mondo.
El-Jadida
I colori del souq
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