Elhirch Eltibari è un umile sarto che vive e lavora nel souq di El-Jadida, all’interno di una piacevole struttura con portici e archi.
Si guadagna la vita vendendo spagnolette di filo colorato e miriadi di bottoni da applicare alle tuniche e agli abiti tradizionali, cucendo e riparando all’occasione. Sara aveva scoperto una scucitura nei suoi pantaloni “stile cavallerizza” che sono la sua seconda pelle, e così abbiamo chiesto a Elhirch se poteva sistemarli per noi.
La prima diffidenza verso lo straniero si è subito dissolta nei suoi occhi dopo il primo “salàmu aleikum”, il saluto tradizionale che anche noi abbiamo imparato ad usare con tutti e che significa “la pace sia con te”.
Ogni volta che lo pronunciamo con il sorriso la gente del Marocco diventa immediatamente più amichevole.
Altre due parole amichevoli, una piccola contrattazione sul prezzo, qualche acquisto di bottoni colorati e subito il sorriso di Elhirch si allarga nel parlare del famoso calciatore marocchino che pare militi nell’Inter (io non so nulla di calcio ma faccio finta di conoscerlo benissimo…!).
Prima di salutarci vuole che gli facciamo una foto e ci chiede di portargliene una copia o di spedirla per posta.
Subito viene immortalato con una faccia seria e professionale dietro la sua fedele macchina da cucire.
Foto messa su chiavetta Usb, stampata in quattro copie in efficiente laboratorio fotografico e prontamente consegnata al nostro simpatico amico che quasi commosso dice nel suo francese appena sufficiente:
“Consegna rapida expressa!”
Buona vita a te, sarto di El-Jadida.
Elhirch, il sarto
Nel negozio di Elhirch
Per visualizzare le foto in dimensioni maggiori cliccare sull’immagine. Chi fosse interessato a vedere altre fotografie del viaggio ci chieda amicizia in Facebook cliccando qui : www.facebook.com/eliseo.oberti
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