The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

26 febbraio 2011

La strada verso Agdz: una bellezza per gli occhi

I paesaggi che i nostri occhi hanno visto e da cui le nostre anime si sono dissetate intensamente sono difficilmente descrivibili a parole: lasciamo parlare le immagini.
La strada che da Taroudant porta fino a Talioune prosegue fino a Tazenakht divenendo via via sempre più interessante, specie nell’ultima parte – che per metà è solo una stretta carreggiata dissestata - fino a giungere ad Agdz.
Noi ce la siamo goduta tutta per i quasi 290 chilometri percorsi oggi, specie verso il tardo pomeriggio prima del tramonto, quando i colori scaldano le vicine montagne arrotondate e quelle scarsamente innevate più lontane, e i raggi del sole dipingono i paesaggi desertici degli altopiani dell’Atlante che arrivano fino a 1300 metri.
Le strade sono lunghe e diritte per moltissimi chilometri e guidare il Wanderer è stato un piacere immenso oltre che una bellezza per gli occhi.












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