The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

22 febbraio 2011

La Valle di Ameln e le rocce colorate

Quasi settanta chilometri in sella alla Vespa gironzolando nella Valle di Ameln, con i suoi ampi spazi, i palmeti, i villaggi berberi semideserti, gli alberi di argan, le affascinanti formazioni rocciose, i colori rosa del granito e le rocce colorate nel 1984 dall’artista belga Jean Verame.
Questa in sintesi la nostra intensa e piacevolmente calda giornata.
Ora, dopo un ricarico di acqua che qui sgorga a rilento, una passeggiata per il centro di Tafraoute con qualche acquisto di orecchini berberi, ci meritiamo un giusto riposo.



Le Pierres Bleues di Jean Verame nei pressi di Tafraoute




Il camping di Tafraoute




Le Pierres Bleue


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