The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

23 febbraio 2011

Scoiattoli, serpenti e le oasi di Afella-Ighir

Altri 100 chilemetri - di cui la metà su sterrati - in sella alla Vespa ormai un vero mezzo fuoristrada. A sud di Tafraoute, superando un valico circondato da stupende montagne, si raggiungono le spettacolari Gole di Ait Mansour, quindi oasi con palmeti, villaggi berberi e paesaggi incantati di mandorli in fiore sullo sfondo di cieli tersi e di un azzurro intenso. Se i paesaggi della Valle di Ameln sono stati interessanti, quelli incontrati oggi li battono di gran lunga.
La Vespa si è comportata egregiamente anche nei passaggi più insidiosi, attraversando i letti pietrosi di numerosi fiumi in secca, qualche rara pozza fangosa e i polverosi sterrati sotto il caldo sole dell’anti-Atlante.
Numerosi gli incontri con gli scoiattoli che popolano queste lande desolate e che spesso attraversano la strada sempre rigorosamente in coppia. Un secondo incontro - dopo quello di alcuni giorni fa per strada a bordo del Wanderer con un serpente di notevoli dimensioni a bordo della strada - fa rizzare la pelle a Sara: un serpente a sonagli che all’approssimarsi della Vespa (io stavo guardando uno scoiattolo e l’ho visto solo all’ultimo momento) ha accennato ad un attacco ritenendoci giustamente un pericolo. Un bell’esemplare di circa un metro di lunghezza!
Bellissima e avventurosa giornata conclusasi con una bella doccia calda. Domani si riparte.

A causa di connessioni in rete di scarsa qualità facciamo fatica a caricare foto nel blog, mentre in Facebook è relativamente più facile. Ecco quindi solo alcune foto del paesaggio dell’Anti Atlante nei pressi di Tafraoute e Afella Ighir. Per le altre vi rimandiamo ai nostri album in Facebook.

















Per visualizzare le foto in dimensioni maggiori cliccare sull’immagine. Chi fosse interessato a vedere altre fotografie del viaggio ci chieda amicizia in Facebook cliccando qui : www.facebook.com/eliseo.oberti

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