The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

16 marzo 2011

Il sorriso di Wall-E si è spento: è arrivata Eve!

Sarà perché si è troppo emozionato per il post che gli abbiamo dedicato proprio ieri, sarà perché gli si è bruciata qualche resistenza interiore, sarà perché era di dannata fabbricazione cinese, annunciamo che il decantato e affezionato Wall-E oggi si è spento per non riaccendersi mai più.
Il fatto ha provocato l’interruzione dell’alimentazione elettrica nel Wanderer e ci ha fatto tribolare non poco per capire cosa fosse successo. Corrente saltata nel camping? Cavo non più funzionante? Altri problemi all’impianto elettrico? No, semplicemente Wall-E era morto, pace all’anima sua ma non a quella dei fabbricanti di un apparecchio che è durato solo un mese.
Con il vento e la pioggia intermittente, in dieci minuti sono corso con la Vespa in un centro commerciale di Marrakech per un acquisto sostitutivo, leggermente più costoso ma di fabbricazione spagnola questa volta.
E’ più piccola e la chiameremo Eve, come la bianca compagna di Wall-E.
La sua espressione è più seria - meno sorridente di quanto era quella di Wall-E - come speriamo siano anche le sue prestazioni.
Le auguriamo una lunga e felice vita insieme a noi.
Direte: non hanno proprio un cavolo da fare in questi giorni! J
Beh, in effetti è il terzo giorno di vita reclusa: il vento e la pioggia dovrebbero lasciare spazio al sole e al caldo da domani, e noi cominciamo a non veder l’ora che sia così.


Eve, benvenuta!

Panem et circenses, televisione e calcio ovunque in Marocco come in Italia


La piscina del Relais de Marrakech incupita dalle nuvole


Per visualizzare le foto in dimensioni maggiori cliccare sull’immagine. Chi fosse interessato a vedere altre fotografie del viaggio ci chieda amicizia in Facebook cliccando qui : www.facebook.com/eliseo.oberti


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