The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

30 marzo 2011

Quando meno te lo aspetti

Quando meno te lo aspetti, nella vita inciampi. E così che è successo a Sara ieri sera all’interno del Wanderer: un passo falso ed eccola con una discreta distorsione alla caviglia che forse rimarrà gonfia e dolente per qualche giorno. Fes, che ieri annunciavamo di lasciare, ci trattiene al camping Le Diamant Vert dove comunque ci troviamo bene.
La novela del pneumatico della Vespa è lungi da terminare: questa mattina, molti giorni dopo l’ultima e seconda riparazione alla foratura, e la vana ricerca di un nuovo pneumatico, la ruota posteriore della Vespa era nuovamente a pressione dimezzata. Anche la ricerca a Fes è stata inutile: questo tipo di pneumatico da queste parti è introvabile.
Problema solo temporaneamente risolto con una delle due bombolette gonfia e ripara acquistate a Marrakech (tra l’altro ha sparato schiuma più fuori che dentro ma lasciamo perdere) e una seguente gonfiata robusta presso una stazione di servizio: vedremo quanto resisterà.
Da solo, senza l’infortunata - che i maligni già pensano si sia distorta la caviglia facendo uno dei suoi ormai famosi salti di gioia… J - ho visitato il Museo Batha di Fes, interessante ma senza grandi entusiami.
Domani riusciremo a ripartire? Difficile la previsione: dipende dal dolce piedino di Sara che oltretutto in malattia sta producendo molta bellissima bigiotteria…

Fes




Museo Batha, Fes





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