The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

2 maggio 2011

Lenta convalescenza

Dopo tre giorni e tre notti bloccati dalla mia schiena ad Algeciras, percepisco qualche segno di accettabile miglioramento. Temevo ci volesse molto più tempo o che addirittura sarebbe stato necessario ricorrere a una radiografia e a un parere medico. Come molti anni fa in Brasile dopo uno sfortunato tuffo, pare che il mio corpo abbia ancora la forza e le motivazioni per reagire e recuperare. Speriamo bene.
La pioggia di questi giorni, intercalata al sole, ha permesso operazioni di scarico poco ecologiche ma necessarie, imposte dal fatto che la Spagna si sta dimostrando un luogo poco sviluppato per i camperisti: pare che le aree di sosta attrezzate a camper service siano alquanto rare.
Sara ha prodotto mirabile bigiotteria ed io sono stato disteso il più possibile a litigare con la tecnologia e con un rapporto spesso più di odio che di amore con il computer e il resto della strumentazione elettrica ed elettronica a bordo del Wanderer: se un giorno non troverete più notizie in rete sappiate che sarà semplicemente per il fatto che avrò gettato il computer in mare.
Studiando cartine e guide e chiacchierando con i dipendenti dell’agenzia dei biglietti per i traghetti qui di fronte, si delinea la possibilità di andare  verso Tarifa, per verificare i costi di alcuni camping nei paraggi e la possibilità di mercatini per l’imminente inizio della stagione estiva. Pare siano zone che si riempiono di nord europei amanti del surf attirati dai venti costanti dello stretto di Gibilterra proteso verso l’oceano Atlantico, e che il movimento estivo di gente sia notevole.
Questa nuova avventura spagnola per ora è iniziata con discrete dosi di ansia causate dalla mia salute e dalle troppe incognite che abbiamo di fronte.
Tutto dovrebbe dipanarsi con l’azione concreta: come sempre nei pensieri rischiamo di perderci.

Sara al lavoro sul Wanderer


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