The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

15 maggio 2011

Noche en blanco, una fiumana umana

Dopo la lunga siesta del pomeriggio durante la quale la città si svuota e, incredibilmente, i centri commerciali anche il sabato pomeriggio sono deserti, la fiumana umana della movida spagnola si sveglia verso sera e invade i ristoranti, i bar in un’orgia di cibo e bevande, spesso alcoliche.
Nella Noche en blanco poi tutto si è raddoppiato grazie ai concerti in piazza, agli spettacoli di ogni genere in tutta la città, all’entrata gratuita in tutti i musei e le mostre. Da non riuscire a camminare in certe strade e nelle piazze più affollate. Troppa gente.
Comunque abbiamo sfruttato l’occasione visitando il Museo Picasso (con tutti il rispetto per il Maestro io non amo il suo genere), la Casa Picasso, il Museo de Arte Flamenco e la Exposicion A Proposito de Barbie.
Poi, all’alba delle undici e mezza, abbiamo lasciato la notte agli spagnoli che la vivono intensamente fino alle tre del mattino.
Noi, di notte, preferiamo dormire.
Màlaga, la città natale di Pablo Picasso

Plaza de la Merced

I colori del flamenco

La movida della Noche en Blanco

 
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