Grazie alla globalizzazione. Tutto è uniforme, quasi standardizzato: negozi, prodotti, mode, modi di vivere e di pensare, violenza, aggressività, ignoranza, consumismo, crisi politiche, economiche e finanziarie, problemi sociali e chi più ne ha più ne metta. La crisi economica è un nemico troppo grande da affrontare in ogni angolo di questo pianeta. Abbiamo fatto tutto il possibile, ci siamo industriati, abbiamo trovato soluzioni logistiche per risparmiare ed esplorato alternative di mercato. Niente. Il mese di Luglio (ed Agosto non promette nulla di buono) pare abbia deluso molti altri venditori, abituati negli anni passati a ben altri incassi nei vari mercatini frequentati.
Fortuna nostra, che abbiamo iniziato solo quest’anno, un anno di profonda crisi. Passare oltre sette ore e incassare 8 euro come ieri sera è un insulto al nostro impegno difficile da digerire. Abbiamo investito in attrezzature, luce, materiali e merce ma se la gente non ha i soldi per comprare c’è poco da fare. In un periodo in cui la media degli incassi dovrebbe/potrebbe essere intorno ai 150 euro giornalieri o anche di più, la media attuale rimane sotto i 40 euro al giorno (di incasso lordo, non di puro guadagno).
Decisamente insufficiente. Ci viene voglia di riprendere i nostri vagabondaggi turistici, tanto il costo della vita sarebbe di poco differente e le nostre finanze non vengono certo rinvigorite dagli scarsi risultati del nostro lavoro.
Pazienteremo ancora? Non ne siamo sicuri.
Scusate lo sfogo.
Barche da regata al Pedregal
Prime atmosfere della Feria de Màlaga
Il nostro ponte al Pedregal e lontano, in mezzo alle palme,
il Wanderer parcheggiato in quello che ormai è il suo "luogo di residenza" a Màlaga
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