La decisione di evitare costosi pedaggi autostradali francesi e italiani, e il dilatarsi dei tempi di viaggio, sono stati ripagati dai nuovi paesaggi incontrati. Bella la costa azzuraa vista dalla strada che scorre alta sulla costa, passando sopra il principato di Monaco. Belli i boschi e le valli delle Alpi al confine tra Francia ed Italia, fino al tunnel di Tenda (o Tende?).
Strane le sensazioni di rientro in Italia dopo molti mesi di lontananza: tutto, le voci, la segnaletica, i paesaggi, la lingua, le persone che una volta ci erano familiari adesso sono nuove, un qualcosa a cui riabituarsi.
Siamo entrati a Milano nell'ora di punta in cui milioni di auto uscivano dalla città, per fortuna, e abbiamo trovato parcheggio proprio di fronte al Consolato del Marocco dove abbiamo dormito con qualche difficoltà a causa dei rumori notturni per la pulizia delle strade.
Il Consolato, come la volta precedente, non si è smentito: apertura con mezz'ora di ritardo rispetto all'orario indicato nel loro sito web, code interminabili, confusione, personale ostile, informazioni difficili da reperire, sportelli introvabili e incomprensibili. Al primo impatto sembrava non fosse possibile fare nulla per l'assenza dell'addetto ai visti (in ferie per 20/25 giorni!). Poi insistendo e rimanendo caparbiamente davanti all'entrata abbiamo ottenuto di poter presentare i documenti di richiesta del visto: tempo di rilascio 22/25 giorni... Speriamo bene.
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