The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

6 novembre 2011

Jean Jenet nella luce di Larache

Svanite le nuvole, il caldo sole di Larache fa rinascere la città nella sua migliore luce, nitida e limpida, in cui l’azzurro del cielo e il bianco delle nuvole si rispecchiano nell’azzurro e nel bianco delle case e delle tombe dei cimiteri musulmani e spagnoli.
Oggi abbiamo finalmente scovato la tomba di Jean Jenet, scrittore, drammaturgo, poeta francese tra i più discussi del Novecento (interessante e inquietante la sua biografia v. http://it.wikipedia.org/wiki/Jean_Genet) che volle essere sepolto proprio qui a Larache.
Suggestiva la luce nel vecchio cimitero spagnolo dove si trova la sua semplice tomba avvolta nelle atmosfere decadenti che lui sapeva creare nei suoi libri, ben trasposte sullo schermo da Fassbinder nel film Querelle de Brest.

Il Wanderer nella bella area di sosta a Larache

Il vecchio cimitero spagnolo dove è sepolto Jean Jenet

Larache bianca e azzurra
Cimitero musmulmano

Cimitero spagnolo




Luce del tramonto al cimitero spagnolo di Larache

Cimitero musulmano

I colori e la poesia di Larache

Omaggio alla tomba di Jean Jenet

Per visualizzare le foto in dimensioni maggiori cliccare sull’immagine. Chi fosse interessato a vedere altre fotografie del viaggio ci chieda amicizia in Facebook cliccando qui : www.facebook.com/eliseo.oberti

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