Questa mattina partiamo da Tata a malincuore. Ci dispiace partire e una parte di noi vorrebbe restare mentre l’altra, quella nomade ed esploratrice, vuole correre in luoghi sconosciuti.
Tata è una città piacevolissima e molto economica. Ieri abbiamo fatto lavare ed asciugare la Vespa (impolveratissima dopo l’avventura ad Agouliz) per circa 1,35 euro; si mangia tranquillamente con non più di 3 o 4 euro a testa; il camping, sia pure con qualche difetto, costa 3,65 euro al giorno elettricità compresa ed è in un’ottima posizione centrale; il clima è ottimo con giornate secche e calde (20/22 gradi all’ombra ma al sole la percezione è molto superiore), il cielo è sempre stupendamente azzurro, limpidissimo e nitidissimo, le montagne e i deserti intorno sono uno scenario naturale che delizia gli occhi e le valli, i villaggi e i palmeti sparsi ovunque sono tutti da esplorare. La gente è generalmente amabile e discreta, spesso vestita con abiti tradizionali, bellissimi quelli delle donne neri nella parte superiore e colorati di azzurro o blu nella parte inferiore. Inoltre il traffico scarso non molesta e non inquina più di tanto e gli angoli fotografici ispirano buoni scatti.
Potremmo fermarci per un po’ a vivere da queste parti, e se avessimo una sufficiente rendita di pensione o di capitali, forse l’avremmo anche fatto, rilevando e rinnovando magari il grazioso ristorantino chiuso proprio a lato del camping. Tuttavia, non avendo per ora perseguito per scelta un’improbabile e sempre più lontana pensione da lavoro e non avendo capitali rassicuranti nel conto in banca, proseguiremo nel nostro cammino che ci porterà presto in un Europa fiacca e in recessione alla ricerca di fonti di lavoro e sussistenza.
Torneremo a Tata, Insch’Allah, e che Dio, o Allah, se davvero esistono come musulmani e cristiani continuano a credere da un paio di millenni, ce la mandino buona.
Atmosfere serali a Tata
La grande piazza principale
Angoli tranquilli animati dai mercati di giorno e solitari la sera
Per visualizzare le foto in dimensioni maggiori cliccare sull’immagine. Chi fosse interessato a vedere altre fotografie del viaggio ci chieda amicizia in Facebook cliccando qui : www.facebook.com/eliseo.oberti
Nessun commento:
Posta un commento