The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

17 dicembre 2011

Tata ci piace

Tata ci piace, e parecchio.
Per gli incantevoli paesaggi circostanti di deserti e montagne, per la limpidezza e la nitidezza dell’aria e l’azzurro perfetto del cielo senza nuvole, per i villaggi diroccati, semidisabitati, arroccati sulle colline, per la bellezza della gente amabile e sorridente che invita a entrare nelle loro case, per il buon ordine e la discreta pulizia, la vitalità nella strade la sera, la tranquillità delle strade durante le ore pomeridiane, la totale manca di traffico automobilistico, i palmeti irrigati e intricati da esplorare a piedi o in Vespa, il camping municipale economicissimo e dalla dimensione ideale. E altro ancora che è difficile esprime con le parole e che cercheremo di esprimere con le immagini che seguono.
Tata ci piace molto, siamo felici di averla inserita nel nostro itinerario questa volta, e tra i luoghi del Marocco che amiamo più si piazza in ottima posizione.

Tata e dintorni, un nuovo amore



Un salto di gioia di Sara nei dintorni di Tata non poteva mancare!


Tappeti a Tata
Chiedo di essere liberato da questa schiavitù!

Tata deserta in alcune ore della giornata, si anima vivacemente la sera

Tappeti (o coperte?) ad asciugare al sole
dopo essere stati lavati nel fiume dalle donne di Tata



Uno degli incantevoli villaggi diroccati e

in apparenza semidisabitati nei dintorni di Tata

Il villaggio di Tazart, l’antica mellah ebraica
dove visse Charles de Foucauld nel 1883-1884


A Tazart, siamo avventurosamente penetrati nelle case diroccate e semidistrutte, credendole abbandonate e abbiamo trovato ancora segni di vita, bracieri e pentole per cucinare. Per fortuna non c’era nessuno! Alcune di queste case risplendono di una passata grandezza, quando la comunità ebraica che le abitava era probabilmente ricca e prospera. Adesso tutto è lasciato andare e dispiace assistere al degrado di questi villaggi di terra e di fango la cui manutenzione e sicuramente laboriosa e costosa. L'economicità dei grigi materiali con cui vengono costruite le nuove case non contribuirà certo a mantenere il paesaggio ai livelli estetici del passato.



Il Wanderer riposa dopo tanti chilometri sulle sue spalle



Atmosfere al tramonto nel camping municipale di Tata



Per visualizzare le foto in dimensioni maggiori cliccare sull’immagine. Chi fosse interessato a vedere altre fotografie del viaggio ci chieda amicizia in Facebook cliccando qui : www.facebook.com/eliseo.oberti

2 commenti:

  1. hi

    that is my adresse mail: tahamedyahya@gmail.com

    si vous me permettez de diffuser les photos de mon village " Tazart" sur facebook

    merci

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  2. Hi! No problem, you can use the photos. Are you originally from Tazart? Do you live in Tazart righ now?

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