Non mi è bastato un discreto allenamento
nella gambe ottenuto con le lunghe camminate in montagna: ragazzi, per fare le
ferrate di Casto, senza soffrire troppo, serve forza nelle braccia! Un
allenamento che io non possiedo certo a buoni livelli, e quindi ovviamente ho
sofferto “un poco”. Ma per oggi ce l’ho fatta! J
Per chi la conosce, dico subito che la ferrata del Passo della Porta in
Presolana, di cui ho parlato qualche settimana fa, non è nulla al confronto
dell’impegno tecnico che richiedono quasi tutte le ferrate che si trovano nei
pressi di questo ridente angolo verde e roccioso del bresciano. Nello specifico
oggi ho affrontato le ferrate numero 2, 3, 4, una parte della 6 e della 5 nel
punto in cui si incrociano con la 14.
E’ stata un’esperienza emozionante e
divertente, tanto quanto a tratti è stata dura. Spesso le mie braccia poco
allenate hanno necessitato di lunghi tempi di recupero per poter proseguire e
giungere al termine. In un tratto della 5 che si unisce alla 14, chiamato
“Vertigo”, durante un difficile passaggio in discesa, preceduto da altri che
già mi avevano sfiancato a sufficienza, lungo una parete in contro pendenza con
spartane scale fissate nella roccia, ho dovuto ringraziare imbragatura e
moschettoni perché mi hanno letteralmente salvato la vita: a questo servono,
no?! J Amici miei,
per un attimo la presa della mano sinistra mi ha abbandonato e sono rimasto a penzoloni
dopo uno sbalzo di soli 20/30 centimetri. Fortuna mia, e un pizzico di
esperienza, avevo messo entrambi i moschettoni sopra di me ad una giusta
distanza dal corpo e dopo alcuni minuti di recupero, sono riuscito a
proseguire.
Ve lo dico chiaramente: quelle che ho
fatto oggi non sono ferrate adatte a tutti e non vi consiglio di affrontarle se
non avete una più che buona preparazione fisica e tecnica, e una buona dose di
coraggio e sangue freddo. Questi due ultimi fattori, per quanto mi riguarda,
oggi hanno ampiamente e fortunatamente supplito
alla mia relativa scarsità nei primi due.
Domani, per riprendermi dalle fatiche
di oggi, sempre qui a Casto, rifarò volentieri la Stretta di Luina, un bel
percorso attrezzato nella stretta gola di un torrente, adatto a (quasi) tutti,
che già avevo percorso alcuni anni fa con Sara.
Continuo a pensare che il coraggio sia
un muscolo da sviluppare: se si esercita e si acquisisce nelle situazioni
pratiche, sportive e avventurose, forse si può utilizzare maggiormente anche a
livello morale, affrontando gli eventi della vita.
Credo sia importante che i nostri
figli e i nostri nipoti siano messi gradualmente in condizione di vivere questo
tipo di avventure, anziché rimanere seduti davanti a televisori, computers,
videogiochi, telefoni e tablets.
Ho l’impressione che l’era moderna
stia crescendo generazioni senza sufficiente coraggio (e parlo soprattutto dei
maschietti) e ciò non porterà a nulla di buono.
Nel frattempo io credo che domani avrò
una serie di dolori muscolari, da acido lattico concentrato, nella braccia e
non solo…! J
Nei seguenti link potete trovare
alcuni mini-video girati durante il percorso delle ferrate:
Ferrata
no.2 https://youtu.be/zchlUCBmSao
Ferrata
no.3_1 https://youtu.be/vseYTUtdozk
Ferrata
no.3_2 https://youtu.be/D4hw8pOQe9U
Ferrata
no.3_3 https://youtu.be/8UuLy5k5S8c
Ferrata
no.3_4 https://youtu.be/hLfNTiIFA9U
Ferrata
no.3_5 https://youtu.be/bgN9_7m1JZo
Ferrata
no.4 https://youtu.be/eOOnRDbXSvk
La mappa delle ferrate (non aggiornata)
e dei sentieri di Casto in provincia di Brescia:
il paese d’origine dell’amico “ormai messicano” Antonello, che per primo me ne
parlò.
La simpatica stazione meteo di Casto
Via! Oggi si parte subito in verticale! J
Torrenti e acqua non mancano da queste parti!
Si sale, verso il sole e l’azzurro
Tanto per avere consapevolezza di esserci! J
I preziosi, indispensabili e vitali amici
moschettoni
Sotto, decine di metri di vuoto
Casto vista dalla ferrata numero 3
Anche la domenica, sono rari gli
incontri lungo le ferrate più impegnative
Sempre più in alto
“Vuoi passare?”
“No! Non ho fretta, mi riposo un po’!” J
Uno dei due simpatici ponti tibetani
presenti lungo i tracciati delle ferrate a Casto
Ancora più su!
Adesso tocca a me
Faccio un'altra ferrata oppure no?
Resisti, vecchio mio! J
In questo tratto da me fatto in discesa (anche
nelle foto seguenti) - mentre questi ragazzi arrivati poco dopo me l’hanno
affrontato in salita - è accaduto ciò che ho raccontato nel post: la stanchezza
mi ha fatto mollare la presa…
Ecco il punto difficile con la parete in contro
pendenza dove sono rimasto a penzoloni, salvato da imbragatura e provvidenziali
moschettoni!
Per oggi basta! Utilizziamo il sentiero…
Quest’area di Casto era luogo di antiche fucine
Ragazze coraggiose affrontano il ponte tibetano
Cliccate sulle foto per ingrandirle ed apprezzarle maggiormente.
Molte più foto sono nel mio spazio in Facebook.
Chi desidera visionarle mi chieda il contatto specificando il motivo
“fotografico”.
Grazie.
Altri link dell’autore:
Il canale in You Tube dove trovare tutti i minivideo di
Gentleman Gipsy:
La pittura:
Le foto di“pop art”: curiosità, stranezze e poesia del mondo
come lo vedo io:
I libri pubblicati:
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