The Wanderer (1885)

The Wanderer (1885)
Alla fine dell’800 in Gran Bretagna esisteva un tiro a due cavalli chiamato The Wanderer (il vagabondo, il viandante). Il dottor William Gordon Stables, un medico di origini scozzesi, commissionò la costruzione di questo veicolo ritenendo la vita itinerante all’aria aperta benefica per la salute. Su questi affascinanti veicoli da quel giorno iniziarono a viaggiare altri "gentlemen-gipsies" (gentiluomini zingari come vennero definiti a quei tempi), che diedero il via alle prime esplorazioni "plenair" grazie al loro spirito di avventura. Un sogno anche per noi che abitiamo in un mondo (oggi come ieri) limitato da fili spinati e confini, e afflitto da una burocrazia soffocante. Il mio blog e i libri che ho scritto sono dedicati a quegli uomini. Un inno di libertà, a favore dell’utopica libera circolazione degli esseri umani su questo meraviglioso pianeta.

19 novembre 2022

La Micene di Agamennone

     Nascosto tra le brulle colline dell’Argolide si trova uno dei tesori archeologici più preziosi della Grecia: le rovine di Micene, una delle città-stato più ricche e più influenti del mondo antico. Il suo periodo di massimo splendore durò ben 400 anni, dal 1600 al 1200 aC, durante il quale la città fu così importante da dare il nome ad un’intera epoca – il periodo miceneo – e a una cultura. Una civiltà di commercianti, navigatori e guerrieri che riuscirono a sottrarre ai minoici la supremazia nel Mediterraneo. Il nome di Micene è indissolubilmente legato a quello del suo re più famoso: Agamennone, capo supremo di tutti i greci nella Guerra di Troia, le cui gesta vennero resero immortali da Omero nell’Iliade. Si deve proprio ai poemi operici la scoperta delle rovine di Micene a fine Ottocento: dopo averli letti con passione, l’archeologo tedesco Heinrich Schliemann, già noto per la scoperta della città di Troia, si mise alla ricerca della “Micene ricca d’oro” citata da Omero.
















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